Con il progressivo invecchiamento della popolazione mondiale, si stima che il numero di persone affette dalla malattia di Alzheimer raddoppierà nei prossimi 15 anni, generando costi enormi per i sistemi sanitari. Di conseguenza, la riduzione del rischio di questa malattia è una delle priorità dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Quasi un terzo dei casi potrebbe essere evitato agendo su fattori di rischio modificabili, cioè su fattori che potrebbero promuovere lo sviluppo della malattia e che la persona può influenzare modificando il proprio stile di vita.
Recenti ricerche hanno dimostrato che il processo neurodegenerativo che porta alla perdita progressiva delle cellule cerebrali (neuroni) inizia già 10-15 anni prima che compaiano i primi sintomi clinici della malattia (ad esempio la perdita di memoria). Per questo motivo, gli interventi di prevenzione primaria che agiscono sui fattori di rischio potrebbero portare ad una riduzione del numero di casi di malattia di Alzheimer o ad un rallentamento della sua insorgenza. Questo innovativo campo di indagine mostra come alcuni semplici interventi possano migliorare la salute cognitiva e cerebrale degli anziani.
Ecco alcune strategie per migliorare le prestazioni cognitive e mantenere il cervello allenato e attivo:
In particolare le attività aerobiche, come la corsa, la camminata veloce, la bicicletta, ma anche la danza amatoriale, il tai chi e le arti marziali.
I fattori di rischio per le malattie cardiovascolari e l'ictus, come l'obesità, l'ipertensione e il diabete, sono anche fattori di rischio per lo sviluppo della malattia di Alzheimer.
I fumatori hanno un rischio maggiore di sviluppare la malattia di Alzheimer. Smettere di fumare può ridurre il rischio a un livello paragonabile a quello dei non fumatori.
La partecipazione ad attività sociali e ricreative e l'impegno nelle relazioni quotidiane con gli altri migliora la qualità della vita ed è associata a un minor rischio di demenza.
Impegnarsi in attività cognitive di alto livello favorisce i meccanismi della plasticità cerebrale. Ad esempio, leggere un libro o un giornale, fare le parole crociate, giocare a carte o a dama, visitare un museo o una mostra.
La dieta mediterranea è efficace nel ridurre il rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer. Si consiglia di consumare quotidianamente e in quantità frutta, verdura (preferibilmente di stagione), pane, pasta e cereali integrali, olio d'oliva, cipolla, aglio e spezie, limitando le carni rosse, i salumi, lo zucchero e il sale.